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Rinoplastica

L’intervento di “Rinoplastica” permette di eliminare le imperfezioni e correggere le dimensioni della piramide e della punta nasale mettendo il naso in armonia con il resto del volto.

Sono candidati alla rinoplastica entrambi i sessi senza distinzione di età. La differenza di risultato tra uomo e donna invece è di importanza rilevante: in effetti mentre per il sesso femminile si programma un intervento che rimuova le imperfezioni e porti ad un addolcimento dei tratti della paziente, negli uomini, dopo l’asportazione dei difetti, il risultato deve necessariamente mantenere i tratti maschili. In entrambi i casi la fisionomia dei pazienti non deve essere alterata.

Esistono varie tecniche chirurgiche per eseguire una rinoplastica (aperta o chiusa) il chirurgo deciderà quale eseguire in base ai difetti da correggere ed ai risultati da ottenere. A seconda delle esigenze l’intervento potrà essere condotto in anestesia locale, locale con sedazione o in anestesia generale. All’intervento di rinoplastica estetica in molti casi viene associata anche la correzione dei difetti del setto nasale (Settoplastica) responsabile di deficit respiratori.

Non sempre è necessario eseguire una rinoplastica completa quando i difetti sono limitati alla sola regione del dorso o della punta. Quest’ultima ad esempio può venir trattata singolarmente anche in anestesia locale. Non sono rare le richieste da parte di pazienti che lamentano un’eccesiva dilatazione delle narici; un trattamento mirato porterà ad un riequilibrio di queste ultime con il resto della piramide nasale. A differenza di quanto si possa ritenere l’intervento di Rinoplastica non è doloroso, così come non lo è la rimozione di eventuali tamponi.

Il risultato di un intervento di rinoplastica può essere giudicato positivamente se vengono soddisfatte almeno due condizioni: il rispetto delle proporzioni tra le strutture proprie del naso e l’equilibrio estetico di quest’ultimo con il viso. Ciò garantisce un risultato naturale senza alterare le caratteristiche espressive del paziente.

blefaroplastica

La visita

Durante una visita specialistica per una rinoplastica, il medico analizzerà principalmente tre aspetti: la funzionalità del naso, la sua conformazione anatomica e il desiderio del paziente. Vi sono molti parametri che contribuiscono a quel fondamentale equilibrio che deve esistere tra il naso e il volto; alcuni di essi sono l’ampiezza degli angoli che il naso forma con la fronte in alto (all’altezza delle sopracciglia) e con il labbro in basso. Di uguale importanza sono la regolarità del dorso o il volume della punta. Altri ancora sono la lunghezza e la larghezza del naso, elementi che devono rispettare precisi equilibri e proporzioni. Il chirurgo ritiene fondamentale per la realizzazione dell’intervento anche lo spessore della cute così come la conformazione delle narici. Una attenta valutazione di queste ed altre misure sono necessarie per programmare un risultato che sia estremamente naturale e difficilmente riconoscibile, e perché il paziente non abbia cambiato il suo aspetto ma lo veda migliorato. Molto spesso ai problemi estetici, i pazienti possono aver associate difficoltà respiratorie, che dipendono dalla conformazione propria del setto, struttura interna alla cavità nasale. La deviazione del setto nasale non è rara, più del 90% dei pazienti visitati ne sono portatori ma non a tutti essa determina difficoltà respiratorie. Pertanto durante la visita lo specialista valuterà l’opportunità o meno di associare alla rinoplastica estetica la correzione funzionale del setto. Infine il desiderio del paziente rappresenta un importante punto di riflessione a cui si deve arrivare prima di poter programmare l’intervento. Come per tutti gli interventi di chirurgia estetica il risultato dipende principalmente dalle caratteristiche anatomiche del paziente. Il viso di ogni candidato all’intervento è differente, pertanto il naso dovrà rispettare quelle caratteristiche somatiche, razziali e di sesso in modo da rendere il risultato definitivo irriconoscibile ed estremamente naturale. Il naso della donna dovrà presentare caratteristiche di delicatezza, mentre l’uomo dovrà mantenere le caratteristiche della mascolinità. Esistono inoltre della alterazioni dell’estetica nasale che non necessitano di un vero e proprio intervento: in particolare queste interessano la punta nasale e le narici che possono presentarsi rispettivamente troppo “bulbosa”o rotonda e “scesa” la prima e troppo larghe le seconde.

Intervento e anestesia

Per essere sottoposti ad una operazione di rinoplastica bisogna prima aver eseguito gli esami preoperatori i cui risultati saranno valutati dall’equipe. Superata questa fase si può programmare la data dell’operazione. Il ricovero nella struttura sarà la mattina dell’intervento mentre la dimissione la mattina successiva. Ogni rinoplastica presenta delle problematiche specifiche che verranno affrontate con le tecniche ritenute più idonee. Generalmente il chirurgo accede alle strutture da trattare mediante incisioni all’interno delle narici. Nei casi in cui lo si ritiene opportuno (come ad esempio nei nasi post-traumatici o nelle rinoplastiche secondarie) si potrà optare per una incisione a livello columellare (la struttura cutaneo-cartilaginea che separa le due narici esternamente, intervento di “open rhinoplasty”). Sarà il chirurgo dopo averne parlato con il paziente a decidere quale tecnica giudicherà opportuna. Mediamente i tempi di una rinoplastica sono di circa un’ora, si allungano se deve essere trattata anche la deviazione del setto nasale. Al termine dell’intervento verrà posizionato sul dorso nasale un gesso contenitivo che il paziente dovrà portare per almeno otto giorni. I tamponi nasali verranno rimossi la mattina successiva all’intervento, per le rinoplastiche estetiche, al contrario nei casi di rino-settoplastica funzionale i tamponi dovranno rimanere in sede per almeno quattro giorni. Il paziente rimarrà ricoverato nella struttura sino alla mattina successiva quando il medico responsabile, dopo averlo visitato lo dimetterà prescrivendogli una terapia domiciliare. Gli interventi destinati a migliorare le caratteristiche della punta e delle narici possono essere condotti in anestesia locale, la dimissione è dopo un’ora dall’intervento, non sono necessari gessi di contenzione ma per la punta è sufficiente l’apposizione di cerotti. Il post-operatorio sarà meno invalidante ed il recupero più rapido, pur rimanendo necessario un periodo in cui i tessuti si dovranno sgonfiare.


Il post operatorio

Contrariamente a quanto si crede, dopo la rinoplastica i pazienti non hanno dolore. Né immediatamente dopo l’intervento, né nei giorni seguenti. La rimozione dei tamponi il giorno dopo e quella del gesso a otto giorni dall’intervento, non provocano dolore. Il sintomo che i pazienti riferisco più frequentemente allo specialista è la sensazione di gonfiore e di pesantezza del viso. Durante la convalescenza il paziente vedrà comparire delle ecchimosi ( lividi) palpebrali inferiori e noterà un gonfiore di queste ultime. Generalmente trascorsa la prima settimana questi sintomi cominciano a migliorare sino a scomparire in dieci - quindici giorni. Durante la sua convalescenza il paziente dovrà lavarsi le narici con dei liquidi idonei prescritti all’atto della dimissione. Sarà possibile uscire dalla propria abitazione e all’occorrenza condurre l’auto. La prima medicazione sarà all’ottavo giorno dopo l’operazione. Durante il periodo di convalescenza e per il primo mese, il paziente dovrà prestare particolare attenzione a non ricevere colpi occasionali sul naso a rischio di veder complicato il proprio intervento. Per i controlli viene eseguito uno schema temporale standard, anche questo suscettibile di modifiche da parte del personale sanitario, generalmente vengono ripetuti ad intervallo di uno, tre, sei, dodici mesi dalla data dell’intervento. I controlli sono molto importanti perché consentono al medico di valutare il decorso post-operatorio e prevenire eventuali complicanze, così come permettono alla paziente di avere informazioni sull’evoluzione del suo intervento chirurgico.

Il risultato

Il post operatorio degli interventi di chirurgia estetica è caratterizzato dal gonfiore dei tessuti. Esso è presente in tutti gli interventi in misura più o meno evidente anche in base alla risposta dei pazienti al trattamento chirurgico. Dopo aver rimosso il gesso dal dorso, pur avendo il paziente il piacere di vedersi con il “nuovo naso” dovrà considerare che la guarigione dei tessuti è appena cominciata e perché essa termini completamente dovranno passare almeno sei mesi. Nonostante ciò il paziente sarà presentabile e potrà tornare serenamente alle sue occupazioni. Durante il lungo periodo sopra descritto si renderà conto di come i tessuti e la pelle in particolare, diventino sempre più morbidi. Anche la sensibilità cutanea tornerà normale con il trascorrere del tempo. L’intervento di rinoplastica non è un intervento con lo scopo di ringiovanire un paziente invecchiato, esso ha lo scopo di riportare le giuste proporzioni tra i vari segmenti del viso. Non esiste un naso uguale per tutti, anzi è un errore imporlo simile a tutti i pazienti. Ogni viso ha le proprie caratteristiche e il risultato potrà essere programmato tenendole in giusta considerazione. Non è possibile copiare il naso della vicina (e per gli uomini del vicino) di casa o di una fotografia. Ogni rinoplastica sarà certamente il risultato di una attenta programmazione ed esecuzione tecnica, ma dovrà tenere in considerazione le caratteristiche, le possibilità e i limiti imposti dalle condizioni anatomiche originarie.



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