la visita
Come premesso all’inizio di questo modulo la liposcultura non è uno strumento per perdere peso. Durante la visita verranno chieste al/alla paziente informazioni sulla propria alimentazione, assunzione di liquidi, di alcolici, di farmaci e sulla attività fisica. Sono candidati ideali quei pazienti che pur avendo lipodistrofie diffuse abbiano un peso stabile, alimentazione regolare, non assumano alcolici e che pratichino anche attività fisica. La condizione ideale è quella in cui il paziente grazie ad una alimentazione controllata e ad una regolare attività sportiva sia riuscito ad eliminare il soprappeso e quindi ad individuare quelle aree di adipe resistenti. Ci sono infatti zone del corpo in cui gli accumuli del tessuto adiposo risentono meno di trattamenti dietetici e di attività sportiva.
Durante la visita il/la paziente dovrà ben indicare allo specialista quali sono le regioni che desidera trattare. Il medico valuterà l’opportunità e la validità dell’intervento in tali regioni. Infatti oltre all’evidente accumulo di adipe saranno valutati anche altri aspetti anatomici di quel paziente; ad esempio il volume di un ginocchio non dipende solo dal grasso ma anche dalla conformazione ossea, l’aspetto delle caviglie non è dovuto solo al deposito di grasso o alla muscolatura ma anche dalla circolazione venosa e linfatica. Il punto vita o la “pancia” ad esempio, oltre ad essere rivestiti dal grasso devono parte della loro conformazione anche ai tessuti muscolari sottostanti. Altri aspetti importanti sono il tono e l’ elasticità cutanea. I pazienti con buone caratteristiche della cute risponderanno in maniera migliore al trattamento, avranno tempi di recupero più brevi e anche risultati più evidenti. Pertanto uno dei limiti della liposcultura è dato dalla elasticità cutanea: la quantità di adipe da poter aspirare è in relazione alla capacità elastica del tessuto cutaneo. Recentemente sono state messe a nostra disposizione delle attrezzature meccaniche che associate alla liposcultura riescono a stimolare maggiormente la retrazione cutanea. Quindi il chirurgo riesce ad intervenire anche su quelle pazienti alle quali in altri tempi, avrebbe sconsigliato l’intervento.
È molto frequente nelle donne che la lipodistrofia sia associata alla cosiddetta “cellulite”. La “cellulite” si manifesta con delle irregolarità del profilo cutaneo date da un insieme di “pseudonoduli e di piccole depressioni”. Questo stato di sofferenza cronica del sistema vascolo-tissutale trova modesti giovamenti con l’intervento di liposuzione. La liposcultura non è un intervento in grado di curare la “cellulite” che pertanto avrà bisogno di essere trattata diversamente. Ma in quei pazienti che presentino una condizione più o meno grave di cellulite, la rimozione degli eccessi adiposi permetterà una migliore funzionalità del sistema vascolare e linfatico portando quindi un miglioramento della sintomatologia, ma non alla scomparsa della cellulite.
Anestesia
A seconda della quantità di tessuto adiposo da dover asportare la liposcultura verrà eseguita con diverse modalità anestesiologiche. Potrà essere indicata la anestesia locale (per piccole aree), la anestesia locale con sedazione o la anestesia generale per interventi più estesi. Il chirurgo e l’anestesista si riserveranno a diagnosi completata di programmare la anestesia idonea per quel tipo di intervento.
L'intervento
L’intervento di liposcultura comincia con la rimozione delle masse adipose responsabili dell’eccessivo volume, terminata questa fase si passa poi a quella del perfezionamento del profilo con lo scopo di rendere le linee corporee naturali e armoniche, quindi al controllo delle proporzioni e qualora vengano trattati lato destro e lato sinistro alla simmetrizzazione di questi.
La durata degli interventi chirurgici non è mai precisamente calcolabile ma in parte è preventivabile. In tutti gli interventi di lipoaspirazione il chirurgo, oltre ad eseguire la propria tecnica “cerca” o “crea” il risultato estetico migliore, il cui raggiungimento richiede tempi diversi anche in relazione alle caratteristiche cutanee e strutturali di ogni paziente. Pertanto la durata di un intervento non è data dalla risoluzioni di eventuali problematiche esclusivamente tecniche– chirurgiche, ma anche dalla facilità o meno di arrivare a quel risultato estetico che era stato programmato. Per completare l’intervento qualora il chirurgo lo ritenga necessario, può essere eseguito il lipofilling (vedi capitolo lipofilling) mediante il quale viene selettivamente infiltrato lo stesso grasso prelevato dal paziente per modellare ulteriormente la silouette o ad esempio, per aumentare le regione del gluteo o della mammella o riempire regioni che già mostravano scarso riempimento e profilo.. Al termine il paziente verrà svegliato e riportato nella propria stanza.