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Lifting della coscia

L’intervento di “Lifting di coscia” permette, mediante l’asportazione della cute in eccesso e il rimodellamento del grasso sottocutaneo, di correggere il profilo ed il tono cutaneo della regione interna e superiore della coscia. In alcuni casi alla flaccidità cutanea può essere associata la lipodistrofia; il trattamento prevede quindi l’associazione con la liposcultura. La cicatrice che residua ad un intervento di lifting di coscia è posta anteriormente nell’inguine e posteriormente è nascosta nella parte interna del solco gluteo. Vi sono poi casi più gravi (obesi ed ex obesi) in cui la flaccidità interessa tutta la porzione interna delle cosce dall’inguine al ginocchio spesso associata ad una lipodistrofia. Sarà possibile mediante un intervento più esteso correggere e migliorare anche questo difetto ma la cicatrice invece di essere confinata e nascosta all’interno degli indumenti intimi, come negli altri casi, sarà posta anche nella “faccia” interna delle cosce. I risultati di un intervento di lifting di coscia sono evidenti e di grande soddisfazione per i pazienti, i quali potranno vedere eliminato l’inestetismo che lascerà spazio ad un interno coscia tonico e dal profilo cutaneo lineare.

Il trattamento di un moderata flaccidità cutanea della radice di coscia può essere considerato un classico intervento di chirurgia estetica. I casi più gravi in cui si associa la lipodistrofia con accumuli adiposi estesi sino alle ginocchia, possono essere classificati al limite tra la chirurgia estetica e quella terapeutica in quanto l’eliminazione delle masse cutaneo- adipose ovvia alle problematiche cutanee-dermatologiche a quella della deambulazione e della stazione eretta.

blefaroplastica

La visita

La visita è importante perché permette al chirurgo di classificare il dimorfismo in relazione alla tipologia della paziente. Oltre ad essere diverse le alterazioni del profilo dell’interno coscia anche le tipologie di pazienti lo sono: ad es. alcuni hanno avuto un dimagramento più o meno importante (come gli ex obesi), e che quindi presentano una situazione anatomica più diffusamente compromessa, altri che pur avendo un buon tono della coscia in generale hanno perso il tono cutaneo proprio in quel triangolo superiore e interno della gamba. Altri pazienti al contrario, più che una vera e propria flaccidità presentano solo un accumulo di tessuto adiposo che come conseguenza determina un appesantimento della regione in esame. Durante la visita lo specialista potrà quindi accuratamente visitare la paziente ed esprimere il proprio parere e l’opportunità o meno di un intervento chirurgico.


L'intervento

Prima di poter essere operati è opportuno eseguire degli esami preoperatori che saranno valutati preventivamente dal medico, solo dopo averne controllato i risultati sarà possibile programmare l’intervento. Il ricovero avverrà la stessa mattina dell’operazione che sarà eseguita in anestesia generale. La tecnica prevede, attraverso due incisioni (destra e sinistra) posizionate lateralmente alla parte bassa del pube, nel solco inguino - crurale e posteriormente nella parte interna della piega glutea, l’asportazione della cute in eccesso e la relativa trazione verso l’alto del tessuto cutaneo. Inoltre si esegue un rimodellamento del grasso e dove necessario, anche un trattamento di alcuni muscoli di quella regione. Al termine dell’intervento la paziente porterà una medicazione in corrispondenza delle cicatrici che una volta guarite cadranno all’interno dello slip. Nei casi più severi la cicatrice posta nella piega del gluteo può fuoriuscire dall’indumento intimo.

Il post operatorio

Il ricovero in clinica durerà sino alla mattina successiva quando, dopo una visita del medico responsabile ed eventuale medicazione si potrà raggiungere la propria abitazione. Al paziente verrà prescritta la terapia domiciliare. Nei primi tre o quattro giorni potrà esserci dolore nella parte inguinale (la normale terapia antidolorifica è sufficiente). La paziente potrà camminare già dal momento della dimissione, e potrà sedere tranquillamente sia in macchina che nella propria abitazione. Al contrario sarà necessario porre attenzione a quei movimenti che determinano l’apertura degli arti inferiori (come ad es. montare in auto) poiché potrebbero determinarsi delle tensioni eccessive sulle suture. Trascorsa una settimana la paziente vedrà scomparire la sintomatologia e si sentirò più libera ed autonoma.


Medicazioni e controlli

La prima medicazione verrà eseguita a distanza di tre giorni, ne seguiranno altre a distanza di sette e dieci giorni dall’intervento. Per i controlli viene eseguito uno schema standard, anche questo suscettibile di modifiche da parte del personale sanitario, generalmente vengono eseguiti a distanza di uno, tre, sei, dodici mesi dalla data dell’intervento. I controlli sono molto importanti perché consentono al medico di valutare il decorso post-operatorio e prevenire eventuali complicanze, così come permettono alla paziente di avere informazioni sull’evoluzione del suo intervento chirurgico.

Il risultato

Già al momento della prima medicazione sarà possibile osservare il miglioramente e al correzione dell’inestetismo. Come avviene per tutti gli altri interventi di chirurgia estetica, e non solo, i tessuti saranno comunque edematosi (gonfi) e le suture non perfettamente distese. Ci vorranno almeno quindici giorni perché la cute cominci a sgonfiarsi. Nonostante la paziente veda già notevoli miglioramenti, che si andranno via via consolidando, perché la guarigione dall’intervento possa considerarsi conclusa, dovranno passare almeno altri quattro - cinque mesi. Questo periodo è necessario perché sia la cute e le cicatrici abbiano concluso tutte le fasi della guarigione. Nel frattempo la paziente potrà svolgere ogni sua normale occupazione compresa l‘attività sportiva. La flaccidità e gli accumuli di grasso saranno scomparsi, il tono cutaneo garantirà un buon profilo della zone, e il contorno della parte alta della coscia sarà più armonico. Anche in questo caso come in altri nella chirurgia estetica: la guarigione sociale non corrisponde a quella anatomica, la prima è molto più rapida.

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